In Vite di corsa (2009), Zygmunt Bauman definisce così la relazione con il tempo dell’uomo di oggi: “Il tempo presente è percepito non più come ciclico o lineare, bensì come “puntillistico”, isolato in momenti, orientati da una promessa di felicità che non è più nel futuro, terreno o ultraterreno, ma nell’istante”.
Schiacciati in questo tempo dell’istante, “puntillistico”, in questo eterno presente, facciamo sempre più fatica a guardare al futuro. A confrontarci con interesse con chi la pensa in modo diverso o viene da un luogo o da contesti differenti. Siamo spesso messi all’angolo dalla paura di perdere qualcosa.
È per ribaltare questo paradigma paralizzante che nasce L’Elefante Festival del tempo lungo. Un progetto che intende mettere al centro la riappropriazione del tempo lungo come fattore vitale per progettare la propria esistenza e per alimentare lo sviluppo integrale dell’uomo e della realtà in cui vive.
Un progetto lanciato nel 2016 a Padova dall’Associazione Pop Economix e costruito insieme a otto partner di progetto – Associazione LIES, Cooperativa Spazi Padovani, Cooperativa E.S.T. /Co+, Associazione La Mente Comune, OAT – Officine Arte Teatro, Associazione L’Osteria Volante, Associazione Vite in Viaggio e Associazione Studenti Universitari Padova.
L’Elefante Festival del tempo lungo ha ottenuto il sostegno del Bando Culturalmente 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e il riconoscimento di quattro partner istituzionali: Comune di Padova – Assessorato alle politiche giovanili – Progetto Giovani, Centro Studi Toniolo, Banca Popolare Etica, SEC – Scuola di Economia Civile.
Il Festival, che si celebra nel mese di giugno 2017 a Padova, nasce dall’interazione tra operatori della cultura e dell’arte e cittadini. E si costruisce in modo partecipato, attraverso laboratori e azioni portate avanti su cinque assi da marzo a giugno 2017.